
Materiale tratto da “Alere flammam” di Giuseppe Dell’Oglio – Copyright 2010 Lampi di stampa
Il 9 gennaio 1927, in seguito all’entrata in vigore della Legge istitutiva dell’Opera Nazionale Balilla, si stabilì che i prefetti avrebbero sciolto le organizzazioni e formazioni che si proponevano gli stessi scopi assegnati all’ONB e che risiedevano in comuni o frazioni con popolazione inferiore ai ventimila abitanti.
Il 10 febbraio 1927 per ordine del segretario generale del Partito Nazionale Fascista, Augusto Turati, l’Unione Nazionale Giovinette Volontarie Italiane (nuovo nome, dal 1924, dell’Unione Nazionale delle Giovinette Esploratrici Italiane), fu sciolta. Il 31 marzo 1927, dopo le prime pressioni della polizia fascista su alcune sezioni e pochi giorni prima che invadesse la Sede centrale, la presidenza generale del Corpo Nazionale, prevenne l’azione del Governo, disponendo in “via provvisoria” lo scioglimento di tutte le sezioni e reparti del CNGEI.
La decisione della sede centrale fu presa anche “per motivazioni politiche”, cioè per non costringere l’esecutivo a un atto governativo contro un ente morale patrocinato dal sovrano, evitando così, come si vedrà, la soppressione dell’ente morale e permettendo la continuità ufficiale del CNGEI.
Malgrado ciò, molti gruppi scout, in varie località d’Italia, in vario modo ed in varia misura, decisero di continuare a praticare un’attività clandestina o mascherata, che spesso arrivò a sfiorare l’aperta ribellione, dando vita alla cosiddetta “Giungla silente“.
A Pesaro si formarono i gruppi detti delle “Aquile Azzurre“, di Rivalta e Perfetti, che protrasse le attività fino al 1940.

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La sezione di Pesaro ha la disponibilità dei materiali originali sopra riportati in copia. Non appena troverò uno scanner adatto sarà mia cura pubblicarli e renderli fruibili. E vi assicuro che è una lettura veramente interessante.
Un buon motivo, forse, per tornare a visitare il nostro sito.